“Gentile redazione, permettetemi una battuta sul discorso disoccupazione giovanile che affrontate spesso in questa rubrica. Purtroppo nel nostro paese ci sono tantissimi laureati e diplomati che mirano a quei pochi posti di lavoro di pregio esistenti in Italia. Al contrario poi ci sono tanti posti di lavoro umili mal accettati dagli Italiani che assorbono manodopera straniera.
La colpa di tutto ciò a mio parere ce l’hanno anche le università italiane che ci hanno illuso di diventare chi sa chi con la laurea ed invece poi ci troviamo senza una professione”.
Pierfranco
Caro Pierfranco, attribuire la colpa dell’elevato tasso di disoccupazione dei giovani in Italia alle sole Università ci pare un tanto riduttivo e anche un po’ ingeneroso. E’ vero, in Italia il raccordo tra Università e mondo del lavoro è ancora in molti casi labile, anche se ci sono diversi esempi di ufficio placement universitari attivissimi nel collocare i propri laureati. Il problema a nostro avviso è altrove, nella cronica scarsezza di opportunità di lavoro. Se secondo l’ultima rivelazione tra i giovani si sono persi altri 100mila posti di lavoro, di cosa stiamo parlando?
